Biologa, inizia la sua collaborazione nel Burundi con Jane Goodall presso il centro “Chimpanzee Half-way House” del Jane Goodall Institute (JGI), Lavora per le Nazioni Unite in qualità di Coordinatore degli Osservatori Internazionali dell’ONU per le regioni Kigoma e Ruha. In seguito all’arrivo dei rifugiati dal Burundi in Tanzania, alla stesura di un progetto dell’Unione Europea per la tutela delle aree colpite dall’afflusso dei rifugiati. Nel 1995 inizia a collaborare in Tanzania con “Sanganigwa Children’s Home”, centro di accoglienza per bambini orfani di AIDS e crea nel 1998 un programma di sostegno in loro favore coinvolgendo privati cittadini ed enti. Nel 1998 fonda il Jane Goodall Institute Italia per l’Uomo, gli Animali e l’Ambiente (JGI Italia onlus), Organizzazione di Protezione Ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente impegnata in Africa e in Italia in progetti di conservazione incentrati sullo sviluppo delle comunità locali, per la tutela della natura e degli scimpanzé e per la promozione, in particolare tra i giovani, di un’educazione alla sostenibilità e di un’etica civile. Nel 2002 riceve il “Mimosa d’Oro”, per l’impegno ambientale e umanitario, nel 2008 il “Muse del Salento”, nel 2016 l’Alto Riconoscimento Virtù e Conoscenza patrocinato da Ministero della Cultura e Regione Puglia. Nel 2017 riceve il premio “Terre de Femmes” della Yves Rocher-Institute de France. Il suo CV è in Merito al femminile. Talenti di donne tra lavoro e vita privata, pubblicazione patrocinata dal Ministero del Lavoro. Sotto la sua direzione nel 2010 the Jane Goodall Institute Italia riceve il premio “La Lupa città di Roma”.